Nuovo anno, Stesse considerazioni!

By Luca Di Silverio 7 years ago
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Anche quest’anno che inizia è caratterizzato dai soliti problemi, da molti nonostante, che non sono giustificazioni ma certezze di una situazione che non cambia e che se le cose rimarranno cosi non potrà cambiare.

Nonostante gli sforzi della Fondazione, la mancanza di fondi, di forze, ma soprattutto la solita lotta contro i mulini a vento che oramai dal 1989 il Museo fa contro l’INDIFFERENZA delle ISTITUZIONI, che invece di aiutare si accaniscono continuamente contro la struttura solo perché realizzata da un PRIVATO che voleva fare qualcosa per il proprio paese.

Nonostante gli sforzi ammirevoli per buona volontà del Comune di Picciano, che purtroppo non ha la possibilità di utilizzare (forse il termine giusto sarebbe sperperare)  risorse come fa il Comune di Pescara per i propri Musei.

Nonostante i tentativi arrivati da tante parti, associazioni, cooperative anche da singoli privati, nel proporci qualche soluzione insufficiente e/o non attuabile per il tipo di struttura che è il MuTAC.

Insomma, nonostante la buona volontà dei MOLTI e l’accanimento dei SOLITI, ci ritroviamo ad affrontare un’altro anno senza purtroppo sapere se e quando potremo riaprire.

Oggi facciamo il punto di inizio anno ribadendo delle considerazioni che lasciano purtroppo il tempo che trovano, e che molte strutture come la nostra sono costrette ad affrontare ogni giorno perché l’ITALIA dovrebbe essere un paese di cultura, ma in realtà sinceramente non sappiamo fino a che punto lo sia, visto che gli operatori del settore si lamentano oramai da sempre che la cultura è sempre l’ultima ruota del carro se non quella di riserva.

Ogni volta che si fanno, ed in particolare modo facciamo considerazioni, succede sempre qualcosa che va a minare la sopravvivenza della nostra struttura, di una delle strutture (non siamo noi a dirlo) più belle d’Abruzzo e forse anche d’Italia, dove la cultura è passata e si è fatta per tanti anni solo perché qualche pazzo ci credeva che prima o poi qualcosa sarebbe cambiato.

Mentre intorno la neve ovatta un po’ il tutto e sembra allontanarci da questi pensieri, ci ritroviamo con la consapevolezza che le solite difficoltà si ripresenteranno allo sciogliersi della stessa e che porteranno all’ennesima ferita che si accumulerà alle tante già aperte visto che, per le argomentazioni fatte poche righe sopra, ancora non riusciamo a completare i lavori per i precedenti allagamenti, dissestamenti e più ne ha più ne metta.

A malincuore, noi siamo qui a difendere una struttura che purtroppo dovrebbe avere molta più considerazione e che speriamo non debba chiudere definitivamente.

Intanto il tempo passa e non sappiamo cosa si avvicina.. ma quando arriveremo a scoprire cosa si avvicina a quel punto parleremo.

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