IL CARRO DELLA DOTE

In prossimità delle nozze si presenta la questione della dote: l’elenco di quanto i genitori danno in dote alla figlia o al figlio viene prima discusso a lungo (la stima del corredo), e poi fissato in un atto notarile minuziosissimo: vi si indica perfino il numero dei fazzoletti, delle cravatte…

In Abruzzo, come in Basilicata, vi si leggeva spesso la formula “la sposa come si trova”, frase che significava “la sposa con i vestiti e i gioielli che porta addosso il giorno delle nozze”.
Nelle Marche e in Abruzzo come in Sardegna e in Sicilia, il trasporto del corredo crea una pittoresca processione, con un carro dipinto, trainato da bovi e recante il cassone nuziale col corredo e gli altri oggetti.

Per la formazione del corteo nuziale, la tradizione ha regole ben precise, ma diverse da luogo a luogo.
Generalmente, all’andata, nel corteo con il carro ed i buoi, la sposa è sul carro guidato dal padre, mentre lo sposo la segue a piedi a fianco, al ritorno, invece, i due sposi aprono il corteo a braccetto.