IL LUPO

Fino alla fine del XIX secolo, questo mammifero era ampiamente diffuso sui monti ed in pianura.
Dagli inizi del ’900 iniziarono le persecuzioni nei confronti di questo animale. In un breve arco di tempo, la popolazione diminuì drasticamente e il lupo scomparve definitivamente dalle Alpi, dalla Sicilia e, negli anni successivi, anche negli Appennini si riscontrò un forte calo del numero di individui.
Dopo la seconda guerra mondiale la situazione divenne sempre più grave, e il numero dei lupi appenninici si ridusse fino a toccare il minimo storico documentato negli anni ’70. Nel 1972 Luigi Boitani ed Erik Zimen furono incaricati di eseguire la prima indagine italiana sulla situazione del lupo appenninico svolta con una metodologia sistematica: prendendo come riferimento un’area che si estendeva dai Monti Sibillini (a nord) fino alla Sila (a sud), essi stimarono il numero complessivo degli esemplari in 100-110 al massimo.

Il prof. Boitani ha reso possibile con il suo lavoro la realizzazione presso la nostra struttura di questa rappresentazione dedicata al Lupo Appenninico Abruzzese, che é e rimane legato alla tradizione agricola e contatina Abruzzese.