IL CICLO DELLA VITA

La vita moderna è assai diversa da quella della civiltà contadina. Il nostro ritmo di vita, segnato dal tempo meccanico delle macchine, poco o nulla concede ad un tempo scandito e misurato sul far delle stagioni, dove la vita stessa è assimilabile al tempo della terra: l’infanzia e la giovinezza per la primavera, l’età adulta della maturità per l’estate e la saggezza della senescenza per l’autunno e l’inverno.

Nelle pagine che seguono si é voluto cercare di fissare su carta usi e costumi dei riti di passaggio, ossia quei riti che sanciscono l’evoluzione da uno stadio all’altro del ciclo vitale, riti sempre più spesso affidati ormai solo all’esile filo della memoria, affinchè ciò che fu patrimonio culturale di una civiltà, ancorchè sovente soltanto superstizione, non vada perso per sempre e possa rendere testimonianza all’uomo della sua storia quotidiana. Una storia lontana dai grandi avvenimenti politicomilitari, priva di spazio sui libri di testo perché considerata minore, ma non per questo però meno vissuta e meno importante.